“Al giorno d’oggi: un’autentica bellezza”
Sono cresciuta in un’epoca- fine anni 80 avevo 13, 14 anni- in cui i canoni dello stile e della bellezza facevano il paio con gambe lunghe,
affusolate, trucco mai fuori posto, abiti di grido. Ovvio che facessero presa su di me il pret à porter, la lingerie firmata e, soprattutto, le modelle filiformi. Lo dico perchè tante ragazze potrebbero riconoscersi in questa descrizione ancor oggi, così come tanti maschi, bombardati come siamo da modelli “sovrumani” della società dell’opulenza e dall’obbligo diapparire a tutti i costi.
Il significato del bello, traslato sul piano filosofico, diviene crescere ragazzi/e che saranno uomini e donne ligi alle regole un domani; parafrasando Hegel, si potrebbe dire “tutto ciò che è reale è razionale, tutto ciò che è razionale è reale”.
Quali e quanti sono infatti, i codici di comportamento sociale a cui è difficile, se non impossibile, sottrarci?
In questi codici di tipo etico, politico, economico so conformarmi anch’io ogni giorno; ma c’è un Quid, un elemento che da solo, riesce a consentirmi di non soggiacere a tali codici ma, anzi, di saperli padroneggiare se non vieppiù, gestire; esso prende forma dal Sentiero del Sentire, assume i suoi connotati dalle emozioni provate, conduce
verso intuizioni insperate: lo chiamo l'”Autentico SaperAgire”.
Ci si ritrova ad esempio, esausti dopo un’intensa giornata di lavoro, intervallata da una faticosa sessione con figli e dolce metà? Perchè dunque non lasciarsi trasportare dal Mistero notturno e trovare uno spazio per i propri languori e desideri? una richiesta di massaggio detensionante accompagnata da dolce musica soft è quel che ci vuole per ritornare ad “indossare” i propri panni più autentici e ricchi di cuore.
2. Le scelte che compiamo in un determinato e specifico istante sono condizionanti per il buon andamento del nostro bioritmo di vita, causasine qua non del nostro Ben- Essere. Non vi è mai capitato forse di non rispondere ad un numero sconosciuto solo perchè pensiamo negativamente
“sarà uno sconosciuto” o ancora vendite non richieste? Sorprendente invece, come la dimensione di un “sapersi sintonizzare” sappia fungere
da detonatore per altri accadimenti. Martedì 02/09 infatti mi chiamò un certo Ibrahim di Milano, proveniente dal Gambia, di cui ormai avevo perso le tracce da 1 anno, che ancora fatica aparlare un fluido italiano: mi chiese informazioni sui richiedenti asilo e se avessi potuto adoperarmi per il nipote, la cui sorte era segnata a Foggia, dato che la domanda era stata rigettata. A parte l’andamento del suo iter burocratico, ciò che importa è che se non avessi risposto al telefono probabilmente la mia giornata sarebbe stata segnata dal solito tran-tran; invece, quell’episodio mi riportò a 10 anni prima, quando ancora lavoravo negli uffici stranieri per favorire il disbrigo di documenti. La nostalgia per quei tempi mi aveva riconsegnata al presente entusiasta di investire su di me e il mio Sé professionale.
3. Il SaperagireAutentico si esplica anche e soprattutto nei fatti quotidiani: fare la fila in banca o in posta e nel f rattempo, dare libero accesso alla fuga di notizie che proviene dall’amica fidata; programmare un’uscita fuori con gli amici per poi accorgersi che no, proprio i nonni non se la sentono di tener i bimbi. E così via dicendo, le antenne di quella attenzione emotiva rendono ogni contorno più sfumato, ogni azione più armonica.
Una svolta senza dubbio
4. E per quanto attiene le persone spesso borbottone, le cosiddette pentole, le conoscete? Non farebbero altro che addossarvi ogni colpa perchè solo loro sanno come ruota il mondo, voi no, voi siete i fanfaroni a cui dover spiegare ogni cosa. Si sa, la prima reazione sarebbe quella di mandarli al diavolo, vero; ma il pulsante del “saperagire Autentico” se premuto, ne fa scaturire una situazione flessibile e vincente: eh sì, basterebbe dir loro: “ma lo sai che hai ragione? Se non ci fossi tu non saprei come fare!”;-).
5. E nel momento in cui invece, sentiamo vicine a noi persone dal fare insicuro, sovente dubbiosi, perlopiù taciturni, che nemmeno una lastra di marmo sarebbe meno rigida? non cercate mai di risolvere i loro dubbi, piuttosto fate loro da sponda e rilanciate a un loro “vorrei ma non posso…” un …”vorrei e ci provo…” più a buon mercato. Nell’arte del Saper Agire autentico questo di solito, porta candidi frutti.
6. La cosa poi più difficile? Quando noi ci sentiamo soli e svuotati, come tagliati fuori dal mondo delle relazioni e ci verrebbe solo voglia di chiuderci a guscio, dopo aver inveito contro tutti/e…una azione che conduce ad una sana autenticità la chiamo Ripartenza: una modalità di rivolgere lo sguardo a se stessi per compiere le azioni che più sentiamo nostre: un libro, una canzone, un viaggio e possiamo davvero “far accadere” qualcosa che restituisca il sorriso al nostro autentico Sè.
7. Infine, vi è il “lasciar accadere le cose”, ma non in modo passivo, bensì attivo. Ve lo restituisco tramite episodio: …” Seduta sugli scalini davanti al portone di una chiesa questa mattina, attendevo con mia figlia la fine della funzione.E mentre pensavo che la giornata era iniziata in maniera anonima, mi si avvicina una mamma con un bimbo sui 15 mesi a cui cade il ciuccio; lui piange disperato, la madre si ferma e si guarda intorno desolata. Io possiedo quel goccio d’acqua nel biberon di mia figlia, lo so serve a lei, un moto d’istinto mi guida e glielo offro…Non ha parole, resta immobile: mi guarda per un istante infinito; quando si volta, una lacrima è scesa a rigarmi il viso e ad aprirmi l’orizzonte, prima vuoto, di fronte a me.
Ecco, il Saper AgireAutentico non è una filosofia, nè uno stile, si rivela quale “snodo ” dell’anima capace di connettere Mente, Cuore, Corpo verso decisioni in sintonia con la nostra voce interiore, lasciandoci un pò più felici, con la certezza di possedere una preziosa perla capace di schiudersi di fronte agli eventi di una vita. Questi modi, questi approcci rappresentano per me la ” bellezza intrinseca.”