Cerchio in Risonanza
- La volontà di sondare e sentire il nostro procedere in questa esistenza ha coinvolto 11 donne sabato scorso, il 24.02.24 conducendoLe verso una ancor più preziosa consapevolezza: quando pensiamo di essere sole, di solito si tratta di una percezione.
Ero presente anch’io (Debora )
- Nella prima parte, 6 donne erano presenti per circa un’ora e in questo spazio-tempo abbiamo dedicato valore al nostro percorso che ci ha accomunate per anni, ovvero il Bioenergetic Shen Treatment: chi ha persone in percorso personale e necessitava di aggiustamenti ha domandato alle presenti cosa e come fosse meglio agire alfine di verificare se l’approccio di accoglienza e ascolto scelto fosse quello migliore e la cosa più sorprendente è stata trovare nelle risposte delle altre preziose informazioni cui attingere.
- In seguito, sono arrivate le altre donne e abbiamo raggiunto il numero di 11: un numero sacro secondo molte delle culture antiche come i Maya, gli Aztechi, rappresentativo della vivida volontà di procedere. E così Mariangela Trotta ci ha mostrato il suo metodo, denominato soulsuspension, da me già testato nel mese di gennaio e che apporta effettivi benefici a schiena, busto e spalle.
- Tuttavia, la parte più profonda e vibrante ci attendeva sulla soglia; avevo deciso di utilizzare il Metodo di “attivazione del cerchio”, appena appreso tra i colli bolognesi e che mi aveva così entusiasmata. D’altronde poi, gli accordi del cerchio ben si fondono con la metodologia del cerchio stesso, perciò non mi è risultato difficile inserirlo tra queste donne, già sapientemente preparate al rispetto dell’altro, alla virtù della riservatezza, e sopra ogni altra cosa, all’affermare il proprio nome.
- Apparentemente semplice ma non banale, l’affermazione della propria identità tramite il proprio nome caratterizza atavici desideri e altrettante paure, per cui quando nella sala di Palazzo Vecchio risuonò un ” Io sono Silvana, io sono Nadia, io sono Marianna, Sidrea, Mariangela, Debora, Eleonora” chi fra noi non si è sentita attraversare da un brivido? Ed è stato proprio questo a facilitare l’espressione e la discesa nelle nostre profondità: lo sguardo che si posa su ognuna dapprima, la possibilità di restare in silenzio per un attimo ha reso molti dei nostri racconti veri, commoventi, toccanti.
- In verità, il frangente più emozionante e ricco di shen lo si è toccato in occasione delle immersioni di due donne, che si sono lasciate andare al flusso dei loro ricordi familiari.
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Incontri così andrebbero incentivati, si tratta della reviviscenza della nostra communitas, quella all’interno della quale ciraccontavamo storie attorno al fuoco o semplici episodi accaduti durante il giorno: ed era più gioioso ritrovarsi il giorno dopo.
Condividere in cerchio è un dono, quando si va in profondità, non siamo mai soli, perché è come scrivere in lettere d’oro il nostro cammino.