Gli esclusi in Italia senza esclusione di colpi
Sconcerto e completa disapprovazione serpeggiano fra gli addetti ai lavori dopo il decreto Salvini, col quale si sancisce l’approdo ad una legge che consente l’abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari fra le altre istanze aumentando così il rischio di conflitto sociale e di forbice economica tra fasce sociali.
Si assisterebbe così all’aumento del numero degli immigrati irregolari. Molte persone diventerebbero dei “fantasmi” senza diritti, con il possibile rischio che siano esposti a devianza, lavoro nero e delinquenza e alimentando, di conseguenza, la diffidenza della popolazione, con il rischio che essa si trasformi in episodi di intolleranza e conflitto come quelli che si sono registrati negli ultimi mesi”.
Il governo ha scelto poi, di non parlare con i Comuni, che ad Anci hanno espresso in maniera inequivocabile tutta la loro preoccupazione, anche di tenuta dell’ordine pubblico, di insicurezza, di lacerazione della coesione sociale”. “Convocheremo sedute straordinarie della Commissione Immigrazione, poiché è necessario vigilare sugli effetti che il provvedimento può avere sui territori. Invitiamo i capigruppo parlamentari a venire, ad ascoltare quello che hanno da dire i sindaci.” ha detto Anci.
– Soltanto per avere consenso facile popolare il Governo ha deciso di non dialogare con le parti sociali in causa?
Con quali strumenti si tenterà di arginare il conflitto sociale esistente tra migranti e residenti?
sono davvero numerosi i quesiti che ci si pone, ma il Governo sembra essere sordo ad ogni monito di buon senso. La storia non insegna che se il potere viene esercitato in modo eccessivamente autoritario, prima o poi le frange soggette a marginalità si ribelleranno provocando lacerazioni intestine.
Ma forse un disarmante effetto positivo verrà registrato: l’aumento di gesti inediti di imponderabile solidarietà verso i migranti.